Commentario abbreviato:Romani 10:105 Versetti 5-11 Il peccatore autocondannato non deve preoccuparsi di come trovare questa giustizia. Quando parliamo di guardare a Cristo, di riceverlo e di nutrirci di lui, non intendiamo Cristo in cielo, né Cristo negli abissi, ma Cristo nella promessa, Cristo offerto nella parola. La giustificazione per fede in Cristo è una dottrina chiara. Viene portata davanti alla mente e al cuore di ognuno, lasciandolo così senza scuse per l'incredulità. Se un uomo confessasse la fede in Gesù, come Signore e Salvatore dei peccatori perduti, e credesse davvero in cuor suo che Dio lo ha risuscitato dai morti, dimostrando così di aver accettato l'espiazione, sarebbe salvato dalla giustizia di Cristo, imputata a lui per fede. Ma non c'è fede giustificante che non sia potente nel santificare il cuore e nel regolare tutti i suoi affetti con l'amore di Cristo. Dobbiamo dedicare e consegnare a Dio le nostre anime e i nostri corpi: le nostre anime nel credere con il cuore e i nostri corpi nel confessare con la bocca. Il credente non avrà mai motivo di pentirsi della sua fiduciosa fiducia nel Signore Gesù. Di tale fede nessun peccatore si vergognerà davanti a Dio; e dovrebbe gloriarsene davanti agli uomini. Riferimenti incrociati:Romani 10:10Lu 8:15; Giov 1:12,13; 3:19-21; Eb 3:12; 10:22 Dimensione testo: |